Alimentazione
A COSA FANNO BENE LE FRAGOLE? COLESTEROLO, GLICEMIA E IL CERVELLO

Le fragole sono ricche di nutrienti e composti bioattivi con potenziali benefici per la salute metabolica e cerebrale.
Contengono antiossidanti, fibre, vitamine e polifenoli in grado di ridurre l'infiammazione, migliorare il metabolismo lipidico e sostenere la salute cardiovascolare.
Studi clinici suggeriscono che il consumo regolare di fragole può abbassare la pressione sistolica, aumentare la capacità antiossidante e favorire la velocità di elaborazione cognitiva, sebbene gli effetti su colesterolo e glicemia siano modesti.
L'inclusione quotidiana di fragole nella dieta, soprattutto sotto forma di frutta fresca o liofilizzata, può quindi rappresentare un valido supporto nella prevenzione dei disturbi cardiometabolici e del declino cognitivo.
Benefici metabolici delle fragole
Numerosi studi clinici e osservazionali hanno analizzato l'impatto delle fragole – sia fresche che in polvere liofilizzata – sulla salute metabolica, in particolare in relazione a colesterolo, glicemia, infiammazione e pressione sanguigna.
Le fragole si distinguono per l'elevata concentrazione di composti fitochimici come antocianine, catechine, quercetina e acido ellagico, capaci di influenzare positivamente vari marker metabolici.
Colesterolo e fragole
I polifenoli contenuti nelle fragole possono contribuire:
alla riduzione dell'ossidazione del colesterolo LDL,
alla prevenzione delle placche aterosclerotiche,
al miglioramento della funzione endoteliale.
alla riduzione della tendenza alla trombosi.
Tuttavia, i risultati clinici sono contrastanti: in uno studio su 35 individui over 65, non si sono osservate modifiche significative nei livelli totali di colesterolo o delle sue frazioni (HDL/LDL), suggerendo che gli effetti delle fragole sul profilo lipidico potrebbero essere più marcati in soggetti con dislipidemie preesistenti.
Fragole e glicemia
Analogamente, l'impatto delle fragole sulla regolazione della glicemia appare contenuto nei soggetti sani.
In studi che hanno misurato glucosio ematico, insulina e risposta postprandiale, l'assunzione di fragole non ha determinato variazioni significative.
Tuttavia, grazie al contenuto in fibre, le fragole possono contribuire a modulare l'assorbimento glucidico e a migliorare il profilo glicemico quando incluse all'interno di pasti bilanciati.
Pressione sanguigna e infiammazione
Più promettenti risultano invece gli effetti sulla pressione sistolica, che tende a ridursi dopo 8 settimane di consumo di fragole liofilizzate, probabilmente grazie alla capacità antiossidante e antinfiammatoria dei loro polifenoli.
Inoltre, si è osservato un incremento della capacità antiossidante totale nel sangue dei partecipanti durante la fase di consumo di fragole, a testimonianza del potenziale impatto sistemico di questi composti bioattivi.
Fragole e benefici per il cervello
Le fragole non si limitano a fornire benefici cardiovascolari: diverse evidenze suggeriscono un ruolo neuroprotettivo, in particolare negli adulti più anziani.
Alcuni studi clinici controllati hanno documentato miglioramenti in funzioni cognitive legate al lobo temporale e all'ippocampo, aree coinvolte nella memoria episodica, nel riconoscimento delle parole e nell'apprendimento spaziale.
In uno studio condotto su adulti over 65, l'assunzione quotidiana di un bevanda contenente 26 grammi di fragole liofilizzate (equivalenti a due porzioni fresche) ha migliorato la velocità di elaborazione cognitiva, valutata tramite test specifici del National Institutes of Health (NIH) toolbox.
Sebbene non siano state osservate differenze significative in altre funzioni esecutive o mnemoniche (es. attenzione o memoria a breve termine), la performance nei test di velocità e prontezza mentale è risultata più elevata nella fase di consumo di fragole rispetto al placebo.
A livello molecolare, questo effetto sembra essere mediato da antocianine e altri flavonoidi con proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, capaci di modulare lo stress ossidativo cerebrale e di migliorare la vascolarizzazione neuronale.
Tuttavia, è importante notare che gli studi finora disponibili sono limitati nel numero di partecipanti e nella durata, e spesso non misurano direttamente la biodisponibilità dei singoli composti.
Conclusioni
Le fragole rappresentano un alimento funzionale dal profilo nutrizionale eccellente, ricco di vitamina C, fibre, manganese e polifenoli con comprovate attività benefiche. Il loro consumo regolare può contribuire a:
Migliorare la capacità antiossidante dell'organismo;
Ridurre moderatamente la pressione arteriosa sistolica;
Supportare la velocità di elaborazione cognitiva negli adulti sani;
Fornire composti fitochimici potenzialmente protettivi contro l'infiammazione, l'ossidazione lipidica e l'invecchiamento cerebrale.
Gli effetti su colesterolo, glicemia e funzione endoteliale risultano meno marcati nei soggetti sani, ma potrebbero manifestarsi in modo più significativo in popolazioni con rischio cardiometabolico elevato.
Infine, va segnalata la possibilità di allergie alle fragole, in particolare per chi soffre di sindrome da allergia orale, legata a una proteina associata al colore rosso del frutto. In questi casi, le varietà bianche potrebbero rappresentare un'alternativa sicura.
In conclusione, le fragole non sono solo un frutto gustoso, ma anche un alleato prezioso per la salute metabolica e cerebrale.

