Alimentazione

COME MASTICARE PER ATTIVARE IL METABOLISMO

Una corretta e lenta masticazione è strettamente correlata -in positivo- con la digestione e l'assimilazione dei nutrienti dei cibi.

Non solo, essa influenza sensibilmente il senso di sazietà, la riattivazione del metabolismo, l'apprezzamento dei cibi consumati nella consistenza e nel gusto, giocando un ruolo fondamentale nel contrasto dell'aumento di peso e dell'obesità.  

Perché la perdita di peso è correlata alla masticazione?

Masticando aumentano il dispendio energetico associato al metabolismo del cibo e la motilità intestinale. 

Ciò genera maggiore calore nel corpo, ossia la "termogenesi indotta dalla dieta".

I processi di masticazione e digestione degli alimenti richiedono il consumo di un determinato numero di calorie. Questo meccanismo viene definito come "termogenesi indotta dalla dieta" (DIT o effetto termico del consumo del cibo) e si ripercuote ovviamente sul quantitativo di calorie totali che l'organismo brucia ogni giorno. 

Quando la "termogenesi indotta dalla dieta" richiede un dispendio energetico superiore al metabolismo basale -la quantità di energia impiegata da un soggetto a digiuno da almeno 12 ore- si è in grado di contrastare l'aumento di peso, e prevenire l'accumulo di chili. 

E' per tale ragione che ai soggetti in sovrappeso viene spesso consigliato di tanti piccoli pasti nell'arco della giornata ripartendo la razione calorica, in modo da tenere attivo il metabolismo. 

Masticazione e metabolismo, in sintesi

Una masticazione lenta e approfondita aiuta a perdere peso.

Masticazione e riattivazione del metabolismo sono correlati.

La masticazione lenta migliora la circolazione sanguigna agli organi vitali dell'addome, migliora il funzionamento della tiroide e migliora la digestione e l'assorbimento degli alimenti.

Inoltre aumenta il senso di sazietà e riduce l'accumulo adiposo a livello viscerale.

Durata del pasto: non meno di 30 minuti

Masticare ogni boccone dalle 15 alle 30 volte

Masticazione e forma del viso

Le esigenze di masticazione, determinate dalla consistenza del cibo, dei tipi di alimenti stessi, e delle abitudini di consumo, potrebbero aver plasmato anche la morfologia dei volti.

Il cibo è più morbido, meno grezzo, facile da masticare, il che determina l'evoluzione di visi più delicati, con mascelle, denti e muscoli masticatori abbastanza  piccoli. 

Volti più piatti e mascelle più corte consentono una masticazione più efficace che comporta un minor dispendio dal punto di vista metabolico.  

Come masticare

Consumare alimenti meno raffinati e più ricchi di fibre, richiede una masticazione più efficace ed impegnativa.

Il ridotto consumo di alimenti grezzi, carni, ortaggi crudi, cereali integrali e grano antico, e la diffusione di cibi processati, veloci da mangiare e tendenzialmente molli o densi, tritati, se non addirittura al cucchiaio, ha portato a ridurre la masticazione e, oltretutto, a non apprezzare più consistenze e sapori del cibo non lavorato. 

Come masticare.

Masticando lentamente avviene un processo mediante il quale l'istamina, ossia il neurotrasmettitore coinvolto nelle reazioni allergiche, si lega al proprio recettore H3 a livello dell'ipotalamo.

In questo modo diminuisce l'appetito e viene attivata anche la lipolisi del tessuto adiposo viscerale.

Non solo, con la masticazione lenta migliora il funzionamento della tiroide, velocizzando il metabolismo. 

Quanto masticare

Ogni pasto dovrebbe durare almeno 30 minuti. Ogni boccone dovrebbe essere masticato dalle 15 alle 30 volte.

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