salute

IL PIEDE D' ATLETA

Il piede d’atleta è una micosi, termine quest’ultimo che indica genericamente diverse patologie infettive provocate da funghi microscopici (miceti). 

I funghi responsabili di questa patologia, una delle tante forme di Tinea, appartengono ai generi Trichophyton ed Epidermophyton; circa il 60% dei casi di piede d’atleta sono riconducibili al Trichophyton rubrum; nel 25% dei casi il fungo responsabile è il Trichophyton mentagrophytes var. interdigitale; il 10% dei casi è invece attribuibile all’Epidermophyton floccosum; il rimanente 5% dei casi ha origine mista.

Il piede d’atleta è una delle micosi di più comune riscontro; colpisce in particolar modo i soggetti che praticano attività sportiva (da qui l’espressione che la identifica), soprattutto coloro che frequentano centri sportivi caratterizzati da un clima caldo-umido (il tipico caso è quello delle piscine e delle palestre).

Il sesso maschile è più interessato da questa malattia; si ritiene che i motivi di questa prevalenza siano da ricercarsi nel fatto che gli uomini hanno una maggiore tendenza delle donne a indossare scarpe chiuse.

Il piede d’atleta è frequente soprattutto nel corso della stagione estiva quando il caldo favorisce la macerazione della pelle, rendendola indifesa agli attacchi fungini.

Questa forma di micosi è molto contagiosa e la trasmissione della malattia avviene a causa dei minuscoli frammenti di cute che si staccano dal soggetto infetto contaminando le aree comuni (pavimenti, docce, oggetti comuni ecc.).

Nota – Il piede d’atleta è anche detto Tinea pedis, tigna del piede o tricofitosi.

Fattori di rischio

L’insorgenza della malattia è favorita da diversi fattori, sia di tipo endogeno che di tipo esogeno. Fra i primi si ricordano la debilitazione generale dell’organismo (condizione che porta generalmente a una riduzione delle difese immunitarie) e alcune patologie quali il diabete mellito e le dermatiti; si ipotizza tra l’altro una possibile predisposizione genetica alla malattia.

Fra i fattori esogeni il principale è l’umidità dell’ambiente e lo stile di vita del soggetto (per esempio, l’abitudine a camminare scalzi in luoghi pubblici).

Riassumendo, si possono quindi indicare i seguenti fattori di rischio per il piede d’atleta: difese immunitarie ridotte, fattori di tipo genetico, traspirazione insufficiente, ambienti caldo-umidi, periodo estivo, calzature e calze non traspiranti ecc.

Sintomi

Premesso che, inizialmente, la patologia può essere asintomatica, il piede d’atleta può manifestarsi sotto i tre seguenti quadri clinici:

forma interdigitale

forma “a mocassino”

forma infiammatoria-bollosa.

La forma interdigitale è probabilmente la più comune; se ne distinguono due sottoforme, secca e umida. La forma secca è caratterizzata da desquamazione ed erosione cutanea, mentre quella umida da ipercheratosi, macerazione e lesioni interdigitali.

La forma “a mocassino” è caratterizzata da eritema, presenza di papule marginali, ipercheratosi e desquamazione bianca. Può presentarsi mono- e bilateralmente. La terminologia che indica questa forma è dovuta al fatto che la micosi tende a estendersi alle piante dei piedi, ai talloni e ai bordi laterali.

Quella infiammatoria-bollosa è la forma di piede d’atleta sicuramente meno comune fra le tre. Si manifesta con lesioni che ricordano quelle delle dermatiti irritative da contatto.

In tutte le forme può essere presente il prurito che molto spesso è di lieve entità. Altri sintomi comuni sono il cattivo odore dei piedi e l’ispessimento delle unghie le quali tendono a indebolirsi finendo per lacerarsi e modificare il proprio colore.

In caso di piede d’atleta è importante intervenire per tempo in quanto è probabile il verificarsi di sovrainfezioni di tipo batterico che in alcuni casi possono essere decisamente importanti.

Circa il 60% dei casi di piede d’atleta sono riconducibili al fungo Trichophyton rubrum

Prevenzione

Nel piede d’atleta le strategie preventive sono di fondamentale importanza; la prevenzione si attua tenendo per quanto possibile i piedi freschi e ben asciutti; si devono indossare scarpe che permettono una buona traspirazione e calze di cotone (che possono essere lavate ad alte temperature eliminando i germi). Importantissimo l’uso di ciabatte e di asciugamani personali in piscina, palestra ecc.

Si eviti inoltre di indossare scarpe altrui e si evitino quelle troppo strette.

Nel caso ci venga diagnosticata una tigna del piede è opportuno non frequentare piscine e palestre fino a completa guarigione; così facendo si eviterà di trasmettere l’infezione ad altre persone.

Cura

La cura del piede d’atleta si effettua tramite farmaci ad azione antimicotica (per esempio miconazolo, clotrimazolo, sulconazolo, ketoconazolo, ciclopirox ecc.); questi ultimi possono essere a uso topico oppure sistemico. 

I farmaci a uso topico (vale a dire creme, polveri, pomate, spray, unguenti ecc.) vengono solitamente utilizzati in caso di infezioni di lieve entità; gli effetti collaterali di questi farmaci sono molto scarsi o addirittura nulli. Alcuni antimicotici sono talvolta associati a corticosteroidi.

Nei casi in cui la patologia non regredisca con i trattamenti topici oppure l’infezione sia stata inizialmente trascurata e si sia estesa eccessivamente può essere indicato un trattamento per via sistemica.

Le cure sistemiche sono in genere molto efficaci, ma comportano un maggior numero di effetti collaterali, a volte particolarmente fastidiosi quali cefalea, nausea e vomito.

Può essere utile, per accelerare i tempi di guarigione, ricorrere ad alcuni accorgimenti:

lavare accuratamente le zone che devono essere trattate

preferire farmaci in crema nel caso di pelle macerata

applicare polveri antimicotiche a scarpe e calzini

evitare il grattamento delle zone colpite.

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